Il sistema Milkrun è un metodo spesso utilizzato per evitare che le scorte occupino le aree di lavoro nel reparto produzione. Questa idea, che in italiano significa appunto “corsa del latte”, prevede una particolare strategia per la consegna delle materie prime e delle scorte tra il magazzino e la catena di produzione.
Questo sistema è da molti anni parte integrante della linea di produzione adottata dalla Toyota e prevede appunto di massimizzare l’efficienza della produzione nelle aree di lavoro, facendo in modo che gli operatori abbiano sempre i materiali e le strumentazioni di cui hanno bisogno, e niente di più.
Basandosi su un metodo di produzione pull, ovvero produrre esattamente ciò che richiede il mercato l’obiettivo è quello di mantenere ridotte quantità delle scorte, diminuendo quindi i tempi per la consegna al reparto. Il sistema Milkrun vale soprattutto per le catene di produzione in linea (come appunto la Toyota) ed è indispensabile nella gestione della logistica interna, poiché contribuisce ad avere a disposizione tutte le materie prime che servono nel posto giusto al momento giusto, riducendo così anche eventuali sprechi e danneggiamenti alle scorte stesse e ai prodotti realizzati.
Il sistema Milkrun nel metodo Toyota
L’origine del termine “Milkrun” deriva da un sistema di consegna del latte. Per molti anni, in alcune zone degli Stati Uniti il latte fresco veniva consegnato ogni mattina direttamente a casa. La consegna era facile ed efficiente: quando il lattaio vedeva fuori dalla porta di casa una bottiglia vuota, la ritirava lasciando una bottiglia piena.
In questo caso, quindi, la bottiglia di latte vuota era un segnale che a quella famiglia occorreva del latte fresco. Questo ci aiuta a capire meglio il nome del sistema di approvvigionamento delle scorte e la strategia che c’era dietro.
Il segnale della bottiglia vuota si definisce Kanban, e trasferito nella lean production acquista un’importanza non da poco, in quanto consente di gestire la produzione in modo più efficiente. Nel particolare, aiuta a individuare tutti gli step nella fase di lavorazione, permette un miglior tracciamento dei materiali richiesti ed elimina eventuali trasferimenti errati.
La bottiglia diventa un segnale visivo o sonoro, il litro di latte fresco lasciato davanti la porta sono le materie che servono al reparto per proseguire la produzione.
Questo aiuta la produzione poiché:
- vengono diminuiti gli sprechi di materiale;
- tutte le scorte vengono utilizzate e non si creano accumuli;
- si migliora l’organizzazione delle tempistiche.
La Milkrun si basa quindi sulla filosofia del Just In Time (appena in tempo). Ed è questo che ha fatto del Giappone il padre di una linea di produzione più snella, che guarda non solo al mercato ma anche (e soprattutto) alla gestione delle attività.
La filosofia che c’è dietro è quella portata avanti da Taiichi Ohno, ingegnere storico della Toyota. È stato proprio grazie ai principi di Ohno che il brand di auto nipponico può vantare la sua fama mondiale, sia per i suoi prodotti sia per la gestione della produzione che punta a ottenere alti guadagni limitando le perdite evitabili. Gli insegnamenti di Ohno e il sistema Milkrun hanno fatto del metodo Toyota un caso di studio analizzato da economisti e ingegneri, che ne hanno fatto tesoro per ottimizzare la gestione di produzione di molti altri brand.
I vantaggi della Milkrun
Una volta compresa la potenzialità della Milkrun in ottica di efficienza dei processi aziendali, il vantaggio immediato che si vede è quello che la gestione delle scorte presso i reparti che richiedono l’approvvigionamento si trasforma in una routine, diventando così un’attività ripetitiva ma inevitabile per garantire la produzione.
Tuttavia, è importante capire che il sistema Milkrun da solo non basta per implementare politiche di lean production. È importante tenere presente quanto segue:
- non ci devono essere furti di scorte o danni alle materie prime (che diventerebbero inutilizzabili o renderebbero di meno);
- assenza assoluta di sprechi, pena la produzione più bassa di quella stimata;
- ottimizzare lo spazio per consentire il movimento senza ostacoli;
- eliminare i movimenti di merci non previste e non richieste.
Carrelli e sistema Milkrun: un connubio interessante
Il sistema Milkrun e il metodo Toyota non è ancora molto diffuso in Italia. Un modo interessante per ottenere il massimo da questo approccio, è l’uso di carrelli da magazzino moderni e ottimali per la produzione industriale.
Difatti, parlando di approvvigionamento e rifornimento delle materie prime, è inevitabile l’uso di un carrello adatto per consentire fisicamente che questo processo avvenga. Esistono molte varietà di carrelli, diversi per dimensioni, funzionalità, capacità di trasporto: l’efficacia di un carrello in ottica di milkrun dipende sempre dalla sua capacità di adeguarsi alle caratteristiche dell’ambiente di utilizzo.
Ecco perchè, quando si parla di strumenti per la movimentazione di materiali, diventa fondamentale ragionare in termini di personalizzazione: i carrelli che abilitano il sistema milkrun sono quelli progettati a partire dalle peculiarità dell’azienda e della linea di produzione.