Gli immobili commerciali e industriali continuano ad attrarre l’interesse degli investitori in Europa, nonostante un rallentamento del mercato italiano nel 2022. Secondo i dati del Rapporto 2023 sul mercato immobiliare commerciale di Scenari Immobiliari, gli investimenti europei nel settore hanno raggiunto i 40 miliardi di euro lo scorso anno, con l’Italia che ha registrato un volume di circa 1 miliardo di euro.
Per approfondire le dinamiche del mercato immobiliare industriale nella Capitale, abbiamo intervistato Federico Marcaccini, noto imprenditore romano del settore. “Roma presenta un panorama variegato per quanto riguarda gli immobili industriali”, afferma Marcaccini. “Le zone più richieste sono quelle ben collegate alle principali arterie stradali e autostradali, come l’area di Fiumicino, la Tiburtina Valley e la zona di Pomezia-Santa Palomba”.
Secondo l’imprenditore, queste aree offrono una combinazione ideale di accessibilità e disponibilità di spazi adeguati alle esigenze delle aziende. “Le metrature più richieste variano a seconda del tipo di attività”, spiega Marcaccini. “Per le piccole e medie imprese, la domanda si concentra su superfici comprese tra i 500 e i 2.000 metri quadrati, mentre le grandi aziende cercano spazi più ampi, fino a 10.000 metri quadrati o oltre”.
Marcaccini sottolinea anche l’importanza della flessibilità degli spazi industriali, in grado di adattarsi alle diverse esigenze delle imprese. “Molte aziende cercano immobili che possano essere facilmente riconfigurati per ospitare uffici, aree di produzione e magazzini”, osserva. “Questa versatilità è fondamentale per rispondere alle mutevoli richieste del mercato”.
Nonostante le incertezze legate all’inflazione e all’aumento dei costi energetici, Marcaccini si mostra ottimista riguardo al futuro del settore. “Gli immobili industriali rimangono un asset interessante per gli investitori, grazie alla loro capacità di generare rendimenti stabili nel lungo periodo”, afferma. “Inoltre, la crescente domanda di spazi logistici, legata all’espansione dell’e-commerce, sta contribuendo a sostenere il mercato”.
L’imprenditore romano evidenzia anche l’importanza di una collaborazione tra settore pubblico e privato per favorire lo sviluppo di aree industriali moderne e sostenibili. “È fondamentale che le amministrazioni locali lavorino insieme agli operatori del settore per creare le condizioni favorevoli agli investimenti”, sostiene Marcaccini. “Questo significa semplificare le procedure burocratiche, migliorare le infrastrutture e promuovere iniziative di riqualificazione urbana”.
In un’ottica di sviluppo futuro, Marcaccini evidenzia l’importanza di puntare su immobili industriali sostenibili e tecnologicamente avanzati. “Le aziende sono sempre più attente all’impatto ambientale delle loro attività e cercano soluzioni che permettano di ridurre i consumi energetici e minimizzare l’impronta di carbonio”, spiega l’imprenditore. “Investire in edifici eco-compatibili, dotati di sistemi di efficientamento energetico e di fonti rinnovabili, sarà un fattore chiave per attrarre nuovi investimenti e rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione”.
Infine, Marcaccini sottolinea il ruolo cruciale della rigenerazione urbana nel contesto degli immobili industriali. “Molte aree industriali dismesse rappresentano un’opportunità per creare nuovi spazi di lavoro e di aggregazione, integrati nel tessuto urbano”, afferma. “Progetti di riqualificazione ben studiati possono dare nuova vita a queste zone, attrarre imprese innovative e contribuire alla crescita economica e sociale della città. È una sfida che richiede una visione a lungo termine e una stretta collaborazione tra settore pubblico e privato, ma i benefici potenziali sono enormi”.