Avviare una startup può essere la mossa giusta per ogni tipo di imprenditore, fatto sta che è un’attività molto complessa e strutturata. Prima di tuffarsi in quest’avventura, sarebbe il caso di informarsi su una serie di errori da evitare. Ne abbiamo elencati alcuni di seguito e, ci teniamo a precisare, la maggior parte di essi si basano su una presentazione errata agli investitori. Ma vediamo nel dettaglio.
Studio del target approssimativo
Il primo errore che si può compiere è quello di sottovalutare l’importanza dello studio del target di riferimento. Bisognerebbe conoscere non soltanto i potenziali clienti a cui è rivolto un servizio o un prodotto, ma anche gli investimenti passati degli investitori stessi in un determinato settore e conoscere il budget medio investito da loro. Ovviamente tutte queste informazioni posso aiutare ad ottenere successo nell’incontro cruciale con gli investitori.
Non valorizzare il team
Bisognerebbe tener presente che i collaboratori di cui ci circondiamo possono essere determinanti. Il team, in toto, viene valutato dagli investitori e può risultare più o meno accattivante, più o meno convincente. Le persone che dovranno affiancarti, quindi, dovranno essere valide, competenti e pronte al sacrificio. Importante che il team sia in coesione totale e che non vi siano divergenze di sorta, le quali a lungo andare possono portare ad una rottura interna.
Confondere innovazione e concorrenza
Spesso e volentieri, gli imprenditori credono di aver ideato qualcosa di unico e, di conseguenza, la percezione della concorrenza può essere ben differente dalla realtà. La concorrenza, a prescindere dalla tipologia, c’è sempre! In certi, casi, per esempio, si può parlare di concorrenza indiretta, ovvero situazioni in cui c’è sul mercato una soluzione sostitutiva all’idea che abbiamo intenzione di portare avanti. Comprendere il mercato, con analisi specifiche e ben dettagliate su cosa voglia dire essere innovativi, è fondamentale: solo così possiamo avere la certezza di puntare su delle startup innovative.
Sottovalutare la pubblicità
A prescindere da quale forma di pubblicità prediligiamo, è sicuramente un errore fatale quella di sottovalutarla in toto. Ricordiamoci che una startup, come indica proprio il termine, è un’attività in fase iniziale e che necessita di affermarsi sul mercato. L’utilità della pubblicità è quella di attirare un pubblico e farsi conoscere sul mercato. Se non valorizziamo la pubblicità, persino gli investitori possono perdere interesse.
Business plan irrealistico
La voglia di affermarsi sul mercato può portare anche a volare troppo con la mente e con l’immaginazione. Ciò potrebbe portare a realizzare, ad esempio, un business plan irrealistico, se non irrealizzabile. Dobbiamo ricordare sempre che gli investitori daranno credito solo a delle idee concrete e non a proiezioni fantasiose: non puntare mai, quindi, troppo al ribasso o al rialzo nelle previsioni e cerca di evidenziare dei dati che possono rispecchiare il potenziale reale della tua attività. Suggeriamo anche di pensare ad una strategia definita go-to-market, ovvero ad una potenziale risposta rispetto ad una esigenza di mercato da parte dell’utenza. Anche indicare una nicchia eventuale di mercato può essere sicuramente un’ottima mossa per il successo.